Un'ipotesi antica, ma oramai non più condivisa, crede che il nome derivi dal latino adversa, ossia avversa, opposta a Napoli o Capua. Più probabilmente il nome deriva dall'etrusco Velsu, a sua volta proveniente da vers-, fuoco, riferendosi all'attività vulcanica della zona flegrea, quindi il paese è a-vers, ossia di fronte al fuoco (terre di fuoco). Sorge al centro dell'agro Aversano, la grande pianura di bonifica stretta fra i canali dei Regi Lagni e il lago Patria, nella pianura campana. Essa conta di circa 56.043 abitanti di cui 27.071 uomini e 28.972 donne. dista circa 16 km da Caserta (capoluogo di Provincia) e circa 14 km da Napoli, pertanto la Città è inserita di fatto nell’area metropolitana di Napoli anche se dipende amministrativamente da Caserta. Nota per aver dato i natali a Domenico CIMAROSA ( Aversa, 17 dicembre1749 – Venezia, 11 gennaio1801) è stato un compositoreitaliano, uno degli ultimi grandi rappresentanti della Scuola musicale napoletana. Fu una delle figure centrali dell'opera, in particolare di quella buffa, del tardo Settecento. Aversa è definita la citta dalle Cento chiese.Siti importanti sono : La cattedrale di San Paolo, Porta Napoli, Il castello Aragonese. Anche se oggigiorno il paese è diviso in tanti paesi autonomi, si conservano inalterati i gusti ed i profumi, i prodotti e le ricette proprie dell’antica Contea di Aversa : la Mozzarella di Bufala Aversana, il vino Asprino, un vino che quando lo bevi non lo dimentichi più e le Mele annurche.
L'Ispettorato A.N.C. per la Regione Campania ha sede nella città di Aversa, ed in questo ambito che svolge le mansioni di Ispettore Regionale il
Generale di Corpo d'Armata : Domenico CAGNAZZO
Figlio d’arte, padre Maresciallo dei Carabinieri (classe 1894-1992) e madre casalinga, nasce in una Caserma dell'ARMA il 9 gennaio del 1935. Come conseguì il diploma di Scuola Media Superiore, il sangue rosso-blu si fà sentire e si arruola nei Carabinieri, come Allievo. Si iscrisse poi alla Scuola di Allievo Sottufficiale, e dopo aver conseguito i gradi di Brigadiere, assunse il comando di varie Stazioni fra cui quelle di: S.Giovani a Teduccio, Cercola, S.Anastasia e Napoli-Secondigliano. Da vero cavallo di razza scalpitando, mai domo nè soddisfato partecipò al concorso come Allievo nell'Accademia Militare di Modena e lo vinse entrando in Accademia. Come fu promosso Tenente, gli venne affidato il Comando della Compagnia di Giugliano in Campania. Contestualmente alla Compagnia di Giugliano regge, in sede vacante, anche il Comando della Compagnia di Casoria. Nell'agosto del 1973 assume il Comando della Compagnia di Aversa, con giurisdizione territoriale su tutto l'agro aversano. Combattè efficacemente la criminalità organizzata e comune sino all'agosto del 1980, distinguendosi per capacità professionale e doti umane, vivendo tra la gente e per la gente e mietendo successi di immenso spessore operativo. - Il Consiglio Comunale di Aversa, nella seduta del 4 settembre 1980, interpretando i sentimenti della città, gli consegna la medaglia d'oro con pergamena per "il profondo senso del dovere teso a garantire lo svolgimento della vita civile e democratica della comunità di Aversa ". - Mentre la famiglia rimane in questa Città, ove studiano e si diplomano al Liceo Classico "D. Cirillo" i suoi quattro figli: Donatella, Salvatore, ed i gemelli Fabio e Massimo. (Donatella, laureatasi in legge specializzazione criminologia, non ha mai esercitato preferendo, il compito di mamma, preferendo alla prima laurea l'attvità più consona della seconda laurea quella in Scienze Turistiche , mentre i tre maschi, appena possono, seguendo le orme del padre, frequentano prima la Scuola della Nunziatella di Napoli e poi l'Accademia Militare di Modena nell’Arma dei Carabinieri). Egli è chiamato dal 1985 al 1987 al Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, e dal 1987 al 1990 a capo Ufficio O. A. I. O. della Legione Carabinieri di Bologna. - Nel Dicembre 1990 è al R.O.S. con sede in Roma, quale confondatore del Reparto Operativo Speciale e Vice Comandate dello Stesso. Intensifica e combatte efficacemente le bande di sequestratori agguerriti, come la spietata "Banda della Magliana" e contro il terrorismo delle "Brigate Rosse e Nere".Condannato dalle "Brigate Rosse" scampa alla morte per un puro miracolo. - Nel 1992 è Vice Comandante della Regione Sicilia con il grado di Colonnello, ove a Palermo costituisce e capeggia una squadra speciale che in meno di cinque mesi giunge alla cattura del Capo dei Capi della Mafia : Totò Riina. - Nel 1995 assunse il Comando della Regione Puglia. Numerosi i casi nazionali ed internazionali da lui portati a soluzione. Alterne vicende con alterni comandi militari si son susseguiti, ove ha dimostrato sempre abnegazione e spirito di sacrificio. Innumerevoli i riconoscimenti ricevuti da popolazione, Autorità istituzionali e Comandanti gerarchici : n.23 encomi solenni , n.100 citazioni sul "foglio d'ordine legionale" n.100 lettere di elogio. Il Generale Cagnazzo è uno degli Ufficiale più encomiato d'Italia. Lasciò fisicamente l’Arma con il grado di Generale di Corpo d’Armata.